Amor di capra: mi sono fatto tatuare!

Samuele con il suo tatuaggio

Nessuno di noi aveva idea di quanto Samuele amasse il suo allevamento fino a quando non abbiamo scoperto che si era fatto tatuare sul petto il nostro logo. Come qualcuno nel passato disse “se fai diventare la tua passione un lavoro, ogni giorno non andrai al lavoro, ma coltiverai la tua passione!” così abbiamo fatto noi. Amiamo gli animali, ci divertiamo con loro e, da come ci accolgono ogni mattina, presumiamo che con noi siano felici

Una passione fin da piccolo

Con Samuele l’amore iniziò da bambino: no carrarmati giocattolo, no pistole giocattolo, ma per il compleanno il suo primo capretto. E da allora è stato un crescendo reciproco, tanto da diventare la professione e, come tale, l’esigenza è stata la preparazione, lo studio, l’approfondimento: non è così semplice fare l’allevatore. Oltre alle coccole e ai momenti divertenti, le capre hanno le loro esigenze, si ammalano, hanno necessità fisiologiche e anche psicologiche specifiche. Occorre sapere cosa e come intervenire e come farle convivere. A differenza di come appaiono, spesso fra loro i combattimenti sono davvero cruenti. Con le loro lunghe corna si fanno davvero male. E questa è la prima grande differenza fra le capre allevate in modo intensivo e il nostro: le capre sono rispettate nella loro interezza.  

Benessere animale e sostenibilità

Noi abbiamo detto no all’allevamento intensivo, abbiamo fatto della biodiversità il nostro credo, abbiamo sposato il benessere animale come filosofia di allevamento. Sono scelte importanti che condizionano gli animali, ma anche gli aspetti economici della nostra giovanissima azienda agricola. Ma noi giovani abbiamo la responsabilità di migliorare il mondo cambiando ciò che è possibile. Vivere meglio e ritrovare un nuovo equilibrio con la natura per garantire la sostenibilità della terra. E noi abbiamo deciso di fare la nostra parte.