Qualche giorno fa, raccogliendo le cipolle ormai pronte, ci siamo imbattuti in delle piccole uova maculate, accuratamente deposte in un piccolo nido adagiato a terra costruito con sterpaglie trovate tra i campi. Le uova erano calde: probabilmente vicino a noi c’era una quaglia che ci osservava. Abbiamo quindi lasciato le cipolle attorno al nido per proteggerle da eventuali predatori e dal sole. Il giorno seguente ci siamo avvicinati al nido per avere la conferma che si trattasse di una quaglia. Ci siamo avvicinati pian piano per non spaventarla, e…. non c’era più niente. Ci siamo guardati attorno per cercare eventuali uova rotte, ma niente. Un po’ sconfortati abbiamo proseguito i nostri lavori, e prima di rientrare a casa siamo tornati nel punto in cui avevamo visto le uova per controllare ancora una volta e… ecco che a fatica riusciamo a scorgere la quaglia accucciata sul nido per tenere al caldo le uova. Quasi invisibile per il magnifico lavoro di mimetizzazione svolto dal colore delle sue penne, la mamma era lì che ci osservava, custodendo il suo prezioso tesoro. Felici per il ritrovamento abbiamo lasciato alla quaglia dell’acqua in una ciotolina vicino al suo nido. Con questa stagione siccitosa farà fatica anche lei a trovare l’acqua.
Tra qualche giorno probabilmente nasceranno i piccoli che scorrazzeranno nel nostro orto.
Cose semplici come questa ci fanno apprezzare ancora di più il nostro lavoro, e ogni tanto qualche piccola sorpresa ci rallegra la giornata.